Tra ong e governo nuovo scontro sui soccorsi
Roma Duro scontro sulle tragedie dei migranti tra la Ong spagnola Proactiva e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. La prima, tramite Twitter, accusa la Guardia costiera libica di aver lasciato morire una donna e un bambino a bordo di un barcone perché non volevano salire sulla motovedetta libica, e ha pubblicato la foto del relitto con i due cadaveri e con una donna che invece è riuscita a sopravvivere ed è stata soccorsa: «La guardia costiera libica ha lasciato due donne e un bambino a bordo e ha affondato l’imbarcazione perché non volevano salire sulle motovedette libiche». Il fondatore dell’ong Camps ha affermato che quanto accaduto è conseguenza diretta delle politiche italiane. Ma Salvini ha respinto la ricostruzione dell’ong: «Bugie e insulti di qualche ong straniera confermano che siamo nel giusto: ridurre partenze e sbarchi significa ridurre i morti, e ridurre il guadagno di chi specula sull’immigrazione clandestina». Successivamente fonti del dicastero hanno fatto sapere che la versione di una Ong sulla morte di una donna e di un bambino nelle acque del Mediterraneo è «una fake news». Dal canto suo la Guardia costiera libica ha mostrato le immagini di un’operazione di salvataggio girate da Rtl «che ha potuto vedere da vicino le difficoltà in cui opera la marina libica, con la scarsità di mezzi, soprattutto per le operazioni di soccorso notturno».
Intanto Frontex rende noto che a giugno gli arrivi in Italia sono diminuiti dell’87% rispetto al 2017.
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