Russia 2018
11:08 pm, 2 Luglio 18 calendario

Belgio-Messico 3-2 L’harakiri dei samurai

Di: Redazione Metronews
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CALCIO  Da 0-2 a 3-2. Il Belgio ribalta il Giappone nel recupero al termine di una partita pazza e vola ai quarti del Mondiale dove ad attenderlo c’è il Brasile. Hazard e compagni hanno sofferto in avvio la maggiore freschezza sia fisica che mentale dei nipponici, capaci di sbloccare il risultato con merito in avvio di ripresa grazie alle reti di Haraguhi e Inui. Nel momento più difficile, a un passo dall’eliminazione, Martinez ha però trovato la chiave del successo attingendo dalla panchina. Con Fellaini, che di testa ha firmato il 2-2 a un quarto d’ora dalla fine dopo il 2-1 della speranza siglato da Vertonghen, e con Chadli, autore del gol vittoria al 94′ a coronamento di una spettacolare azione di contropiede che ha piegato le resistenze del Giappone.
Giappone aggressivo
Dopo il turnover contro l’Inghilterra Martinez rispolvera i titolarissimi puntando sul tridente offensivo Mertens-Lukaku-Hazard. Al centro della difesa si rivede Kompany, in una retroguardia a tre completata da Vertonghen e Alderweireld. Dalla parte opposta Nishino senza paura: confermato il 4-2-3-1 con Haraguchi-Kagawa-Inui dietro l’unica punta Osako. Gli asiatici partono forte e spaventano il Belgio già dopo pochi secondi con una rasoiata di Kagawa che termina di poco a lato. I Diavoli Rossi soffrono l’esuberanza e la corsa di Hasebe e compagni, ma con il passare dei minuti si scrollano di dosso la tensione ed escono fuori. Al 25′ la pennellata dalla destra di Mertens per Lukaku è perfetta, ma l’attaccante del Manchester United litiga con il pallone e spreca una ghiotta opportunità. Due minuti più tardi l’attaccante del Napoli si mette in proprio ma Kawashima è attento e respinge di pugno. Al 31′ altra occasione del Belgio che comincia a carburare anche sulle palle inattive. Hazard su punizione disegna una bella traiettoria per Kompany che sul secondo palo sfiora il pallone ma non riesce a indirizzarlo verso la porta. Il Giappone risponde colpo su colpo senza timore reverenziale e in chiusura di frazione Courtois fa venire i brividi a un paese intero bloccando in due tempi, con qualche difficoltà di troppo, il tiro cross di Nagatomo deviato da Osaka.
Secondo tempo, emozioni a raffica
 Se il primo tempo era stato divertente, la ripresa regala emozioni a ripetizione. Al 2′ infatti il Giappone sblocca il risultato. La difesa del Belgio è scoperta in contropiede, Vertonghen liscia un pallone che finisce ad Haraguchi, il cui diagonale chirurgico trafigge Courtois. Reazione rabbiosa dei “Red Devils”, che al 4′ colpiscono il palo con un tiro piazzato a botta sicura di Hazard imbeccato da Mertens. Belgio beffato e due minuti più tardi in ginocchio: Kagawa ricama per Inui, che dalla distanza pesca il jolly centrando l’angolino dove il portiere non può arrivare, per il raddoppio dei nipponici. La partita sembra stregata per i Diavoli Rossi, anche perché Lukaku conferma al 17′ di non essere in serata quando spedisce a lato di testa da due passi l’ottimo suggerimento dalla destra. Al contempo i “samurai”, sulle ali dell’entusiasmo per il doppio vantaggio, giocano un calcio fatto di ripartenza e verticalizzazioni che mettono in grossa apprensione Hazard e compagni. Al 19′ solo il piedone di Courtois sul cross di Sakai evita l’ennesimo pericolo.
L’intuizione di Martinez
Martinez vede i suoi in difficoltà e ribalta l’undici titolare: dentro Chadli e Fellaini, fuori Carrasco e Mertens. Tradotto: meno classe e talento in campo, più muscoli e forza fisica. E la mossa si rivela azzeccata. Al 25′ dopo un’azione convulsa in area di rigore Vertonghen con un incredibile pallonetto di testa mette la palla alle spalla di Kawashima; il gol del 2-1 è un balsamo per il Belgio che tre minuti più tardi pareggia proprio con il neoentrato Fellaini, che di testa sul servizio alla sinistra di Hazard completa la rimonta.
Il gran finale
Nel finale entrambe le squadre non si accontentano del pareggio e vanno a caccia del gol vittoria per evitare i supplementari. Courtois salva sul tentativo di autogol di Witsel e sul siluro su punizione di Honda, Kawashima non è da meno con una doppia parata strepitosa nel giro di pochi secondi su Chadli e Lukaku. La partita sembra avviata verso il 2-2 quando in pieno recupero arriva l’ennesimo colpo di scena.  Il Belgio riparte in contropiede, il Giappone si fa trovare scoperto: Meunier tocca in mezzo all’area, il velo di Lukaku favorisce Chadli che a porta sguarnita da due passi segna il gol qualificazione. Il Belgio vola ai quarti con l’entusiasmo a mille in vista del match contro il Brasile, gli asiatici escono ancora una volta di scena agli ottavi.
 

2 Luglio 2018
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