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1:37 pm, 26 Giugno 18 calendario

Internet, Di Maio “Mezz’ora gratis ai poveri”

Di: Redazione Metronews
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“È necessario che la connessione Internet diventi un diritto primario di ogni singolo cittadino e come governo siamo al lavoro per tutelare questo diritto. Immagino uno Stato che interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz’ora al giorno a chi non può ancora permettersela. La rete è al centro del cambiamento e questo cambiamento non può più aspettare”. Lo scrive, su Facebook, il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. 
Internet day. “Faremo tutto quello che è in nostro potere per contrastare la direttiva sul copyright al Parlamento europeo, e qualora dovesse passare decideremo se recepirla o meno”,  ha detto il ministro del Lavoro intervenendo all’Internet day 2018-rapporto Agi-Censis.    “Questo provvedimento – ha aggiunto Di Maio – ci riporterebbe indietro di 20 anni. Il governo italiano non puo’ accettare passivamente questo. Le nostre soluzioni non passano per i bavagli”.
Le cifre. La gran parte degli utenti (e in modo particolare i giovani adulti) si collega anche la sera tardi e di primo mattino. Il 61,7% utilizza i dispositivi anche a letto (tra i giovani si arriva al 79,7%). Il 34,1% usa lo smartphone a tavola (ma i giovani sono il 49,7%). La maggior parte degli utenti è ben consapevole dei lunghi periodi nei quali risulta attivo in rete. Il 22,7% ha spesso la sensazione che Internet gli induca una sorta di dipendenza. L’11,7% vive con ansia l’eventuale impossibilità di connettersi.  L’11,2% entra spesso in collisione con i propri familiari per l’uso della rete. Ma se il 60,7% degli utenti dichiara di aver riflettuto sull’uso eccessivo di Internet, solo il 28,6% è intervenuto concretamente con dei correttivi o delle regole di autolimitazione.
Profili. Sei i profili degli utenti Internet tipo in Italia: il 51,1% sono “internauti standard” e usano assiduamente tutti i servizi internet, il 14,3% sono social network addicted, il 10,7% iperconnessi. Solo il 9% sono utenti casuali, l’8,6% utenti di “vecchia scuola” che usano strumenti e funzionalità più datati e il 6,3% “global-nosocial” che usano intensamente tutti i servizi ad eccezione dei social.

26 Giugno 2018
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