Migranti
9:47 pm, 3 Giugno 18 calendario

Salvini dalla Sicilia tuona contro gli sbarchi

Di: Redazione Metronews
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Roma Il tema dei migranti è al cuore dell’attualità politica italiane ed europea, ma intanto la cronaca reclama le sue vittime. Un naufragio al largo della Tunisia ha provocato 47 morti mentre si cercano dispersi che secondo i testimoni potrebbero essere alcune decine. 68 le persone salvate. Un naufragio anche nell’Egeo con nove vittime, tra cui sei bambini. 
Sui naufragi subito il commento di Matteo Salvini, neo-ministro dell’Interno ieri in Sicilia («L’isola -ha detto – non sarà più il campo profughi d’Europa») proprio per rimarcare la priorità da lui data al tema immigrazione: «Obiettivo è salvare le vite. E questo lo si fa impedendo le partenze dei barconi della morte che sono un affare per qualcuno e  una disgrazia per il resto del mondo». «Stiamo lavorando senza bacchette magiche – ha proseguito Salvini – per ottenere meno sbarchi, più espulsioni, più sicurezza e per bloccare e tagliare un enorme giro d’affari. Pregare e commuoversi non basta, lavoro perché tutti gli organismi internazionali si impegnino per fermare partenze, sbarchi e morti». Il ministro ha poi annunciato che querelerà lo scrittore Roberto Saviano per diffamazione: «Querelo raramente ma lo faccio volentieri nei confronti del signor Saviano che non può permettersi di dire di me che “qui si tratta di un uomo che vuole far annegare le persone”». Per Salvini, per il quale «bisogna aprire nuovi centri di espulsione», l’Italia si opporrà a modifiche del regolamento di Dublino sull’asilo: «Ci condannano a restare soli». Sul tema dei migranti l’Europa non tace, e anche Angela Merkel tende una mano: «parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani si sono sentiti lasciati soli. Il tema delle migrazioni, la sicurezza alle frontiere esterne dell’Europa e una politica di asilo comune sono la vera questione esistenziale dell’Ue».
Ucciso migrante sindacalista
Vibo Valentia Spari contro i migranti in Calabria. Un ragazzo di 29 anni del Mali è stato ucciso a colpi di fucile mentre si trovava con due connazionali in un’ex acciaieria abbandonata, vicino Rosarno. La vittima è un attivista dell’Unione sindacale di base, in prima fila per i diritti dei braccianti contro il caporalato. La Usb ha proclamato uno sciopero. I carabinieri escludono una matrice xenofoba.

3 Giugno 2018
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