Flop, Helsinki cancella il reddito di cittadinanza

Basta con la sperimentazione del reddito di cittadinanza. Lo ha deciso il governo finlandese che ha interrotto il programma. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze di Helsinki, Petteri Orpo, in un’intervista al quotidiano locale Hufvudstadsbladet.  Nel gennaio 2017 a duemila giovani disoccupati finlandesi erano stati garantiti 590 euro al mese esentasse per due anni, a prescindere dal fatto che poi trovassero o meno lavoro. Nel 2019 Helsinki avrebbe dovuto avviare la seconda fase dell’esperimento, con un’estensione dei versamenti a una platea più vasta che includesse anche occupati. L’esecutivo ha invece scelto di non proseguire e puntare sulle agevolazioni fiscali. 
Sussidio troppo alto.  Secondo il governo finlandese i sussidi previsti erano così alti e il sistema era così rigido che a un disoccupato non sarebbe convenuto cercare un lavoro finché poteva godere del reddito di cittadinanza. A dicembre è arrivata la prima stretta  che condizionava il mantenimento degli assegni a un’attività lavorativa pari ad almeno 18 ore ogni tre mesi, senza le quali i versamenti sarebbero stati ridotti. Poi, nei giorni scorsi, la decisione del governo di non proseguire l’esperimento oltre la fase pilota.