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10:11 pm, 21 Marzo 18 calendario

“Abbiamo commesso errori ma Facebook sta rimediando”

Di: Redazione Metronews
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Usa  «Abbiamo commesso errori, c’è molto da fare. Io ho creato Facebook e io sono responsabile». Mark Zuckerberg, numero 1 di Facebook, rompe il silenzio e con un lungo post si esprime sul caso che ruota attorno alla società Cambridge Analytica. «Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati e se non siamo in grado di farlo non meritiamo di offrirvi un servizio. La buona notizia è che le azioni più importanti per evitare che una cosa del genere si  verifichi di nuovo sono state già intraprese anni fa. Ma abbiamo anche commesso errori, c’è ancora da fare: dobbiamo agire e farlo ora», dice. Il caso Cambridge Analytica «è stato anche una violazione del rapporto di fiducia tra Facebook e le persone che condividono i loro dati con noi e si aspettano che li proteggiamo. Dobbiamo ripristinarla». 
Facebook rimbalza in Borsa dopo il tracollo a Wall Street degli ultimi due giorni, e tenta di recuperare credibilità, ma intanto arrivano le azioni giudiziarie. È pronta in Usa la prima class action degli utenti del social network. E sempre in California fanno causa anche alcuni azionisti, lamentando di aver subito danni economici per la perdita di valore della società sui mercati, a causa delle informazioni «false e fuorvianti» fornite da Facebook. 
E prendono quota la disaffezione e la sfiducia:  persino Brian Acton, co-fondatore di WhatsApp, app venduta proprio a Zuckerberg, si è unito alla campagna #DeleteFacebook, cioè l’invito a cancellarsi dal social.

21 Marzo 2018
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