Alba Rohrwacher/Valeria Golino/Figlia Mia/Laura Bispuri
12:04 am, 22 Febbraio 18 calendario

Alba, Valeria e il diritto di essere madre

Di: Redazione Metronews
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CINEMA La splendida imperfezione delle donne. Ce la raccontano una ragazzina di dieci anni, una donna che non sa mettere ordine nella sua vita e una donna che la vita quotidiana la riempie fin troppo di ordine e di regole. In realtà le protagoniste di “Figlia Mia” di Laura Bispuri, unico film in concorso alla Berlinale e da oggi in sala, sono due madri e una bambina contesa tra loro.
Come dice Alba Rohrwacher: «Entrambe hanno diritto ad essere madri della ragazzina ma noi dovevamo impegnarci a mostrare il peggio di noi stesse, le nostre fragilità. All’inizio avevo paura e mi sembrava un ruolo davvero troppo difficile».
E le fa eco l’altra madre Valeria Golino: «Io l’ho interpretata come una storia di donne e di passioni, il mio personaggio per troppo amore annulla la propria identità nell’essere madre, rinuncia persino alla propria sessualità e cerca così di nascondere le proprie debolezze che verranno fuori». E la storia va ben oltre la domanda sul chi è una madre, chi ti partorisce o chi ti cresce. Va oltre e arriva ad essere un “western” tutto di donne perché, dice la regista, «è una scelta politica, volevo dare spazio al mondo femminile che nel cinema ne ha sempre troppo poco».
 
SILVIA DI PAOLA
 

22 Febbraio 2018
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