“La politica? Noi ragazzi ci sentiamo esclusi”

«No, non ci sentiamo presi in considerazione. Ci siamo arresi perché non abbiamo visto alcun  cambiamento». A parlare sono Luca e Marco, diciottenni che frequentano un liceo scientifico di Roma. Hanno la possibilità di votare per la prima volta, e hanno già deciso di astenersi. «Ci sentiamo esclusi dalla politica», dicono. Come del resto Federico, ultimo anno di classico, che avverte: «Non mi sento rappresentato da nessun partito, preferisco non dare il voto a nessuno».
Sono tanti, una marea, i giovanissimi che non andranno a votare. Stando ai sondaggi e al Rapporto dell’Istituto Toniolo, oltre il 40% di chi è tra i 20 e i 34 anni è già disaffezionato alla politica. E’ così? Di certo, quando si fa la domanda, si scorge delusione. Come per Giulia, 19 anni: «Mi sento distante. C’è poca informazione per noi», spiega. Aggiungendo che bisognerebbe cambiare strategia: «Non basta un tweet o un post su Facebook, qui manca proprio una campagna politica rivolta a noi ragazzi». Carenza di divulgazione e promesse non mantenute, un mix micidiale che secondo molti ragazzi porta dritti all’astensione. Come conferma Chiara, universitaria di 20 anni: «Non so ancora. Quello che so della politica l’ho scoperto cercando su Google».
E chi ha invece deciso? Per ora sono pochi. Come Giovanni, ultimo anno al linguistico: «Voterò, credo nel cambiamento». Anche se Federico e Alessio, una punta di dubbio già ce l’hanno: «Certo in questi ultimi anni non si è mai visto niente…».
GIORGIA BONDANINI