Si chiudono le liste fra esclusi e new entry

Roma È partito il countdown. Tra ieri e oggi vengono presentate nelle Corti di appello le liste dei candidati, un puzzle che per i partiti è stato difficile compilare. Nei prossimi giorni gli esami dei giuridici e amministrativi, poi parte ufficialmente la campagna elettorale. Ancora aperta la definizione della squadra del centrodestra. FI, Lega, FdI e Noi con l’Italia-Udc si stanno ancora accordando sul riparto dei collegi uninominali. Forza Italia schiererà uomini Fininvest come  l’ex dg del Milan Galliani, giornalisti come Diaconale, Cangini e Mulè (ma non Sallusti), l’atleta paraolimpica Giusy Versace. Tra le curiosità, sembra che Antonio Razzi sarà ripescato nelle circoscrizioni estere. Con Noiconl’Italia l’ex campionessa olimpica di marcia Rigaudo e Lotito. La Lega non rinuncia a blindare Umberto Bossi. 
M5s ha rivelato altri nomi dei suoi uomini, tra cui l’olimpionico di nuoto Domenico Fioravanti, che si aggiunge a De Falco, Carelli, Paragone. In extremis invece la senatrice Bertorotta ha ritirato la candidatura perché è stata indagata (si dice estranea alle accuse).
Pietro Grasso, leader di Leu, correrà a Palermo e Roma, Laura Boldrini a Milano. 
Con +Europa scende in campo l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Vincenzo Camporini.
Il Pd ha pubblicato le sue liste su internet. Con molte sorprese e molti scontenti. Ripescato il ministro De Vincenti, che era dato fra gli esclusi. Restano fuori Realacci e La Torre. Fra le storie, quella della renziana Sara Manfuso, che ha rinunciato a correre nel Lazio perché sarebbe entrata in conflitto nello stesso collego del suo ex Alfredo D’Attorre, uomo di punta di Leu e padre di sua figlia. A rifiutare un seggio anche Gianni Cuperlo.  
Presentate anche molte liste “minori” che comunque hanno raccolto le firme in molti o tutti i collegi: da Casapound (in tutta Italia) a Potere al Popolo al Popolo della Famiglia.