economia
9:52 pm, 7 Novembre 17 calendario

Salgono Pil e commercio Stop sulle pensioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA «In base alle più recenti indicazioni l’evoluzione del Pil appare robusta anche nel terzo trimestre, con una crescita che accelera e si può stimare pari all’0,5%», ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Che ha aggiunto: «Il Paese può puntare a una crescita stabilmente più elevata, prossima al 2%». 
E intanto a settembre, finalmente anche il commercio ha battuto un colpo con un segnale positivo sostanzioso, mostrando gli incrementi maggiori dal marzo del 2010. Nel mese, rileva l’Istat, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,9% rispetto al mese precedente. Su base annua il balzo è addirittura del 3,4%. La spinta arriva soprattutto dai beni alimentari, e dalla grande distribuzione, che registra un aumento delle vendite del 5,6%. Più ottimismo arriva dalle associazioni dei consumatori, mentre tra i commercianti la speranza è che la spinta rimanga almeno fino a Natale. Persino i piccoli negozi tirano un sospiro di sollievo e registrano un incremento delle vendite annuo dell’1,4%, ma «rispetto ai valori pre-crisi c’è ancora da colmare una voragine» del 15,5% dal settembre 2008. L’Istat prefigura un prosieguo della ripresa nei mesi prossimi. In Italia «si rafforzano i segnali di ripresa in tutti i comparti produttivi e nel mercato del lavoro». 
Età delle pensioni
Intanto però arriva, deciso, lo stop di Bankitalia e Corte dei Conti all’ipotesi di fermare l’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Un meccanismo che dovrebbe portarla a 67 anni per tutti dal 2019. Bankitalia ribadisce in Senato la necessità di non fare «passi indietro» nella riforma delle pensioni, il Paese deve assicurare la sostenibilità dei conti. Sulla stessa linea il presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi. Anche per il presidente Inps Tito Boeri non bisogna bloccare l’aumento dell’età pensionabile ma bisognerebbe «fare cambiamenti annuali e non triennali». Il governo ha proposto lo stop per 15 categorie lavorative, ma per Cigl e Uil non è abbastanza.
O.BA.

7 Novembre 2017
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