Vince e convince I segreti della Roma
CALCIO Adesso che la Roma guarda tutti dall’alto del girone C di Champions League sarebbe il caso di ricordare le freddezza con cui Eusebio Di Francesco fu accolto al suo arrivo sulle sponde di Trigoria. Il peccato originale del tecnico abruzzese: curriculum non all’altezza di una grande squadra (senza contare la velata accusa d’essere uno Zeman 2.0).
E invece, ecco la Roma con la miglior difesa della Serie A, stabilmente agganciata al treno di vetta -pur avendo disputato una partita in meno- e con un bilancio europeo che già all’alba di novembre ha superato le più rosee aspettative iniziali. Quali sono i segreti di questa squadra? Diamo una occhiata.
Difesa rocciosa
Il primo segreto è la difesa. In 11 gare di Serie A, 7 la porta di Alisson è rimasta inviolata (nessuno come lui), 5 i gol subiti. Di Francesco ha impostato il gioco difensivo su pressing e anticipo. Quando gli avversari hanno palla i giallorossi pressano alto mentre la linea difensiva sale, vicina, stretta, ordinata: molto difficile passare, così. Il lavoro sui movimenti, a Trigoria, è maniacale e si vede: la squadra ha cambiato allenatore da due mesi e gioca già a memoria, anche nella ricerca della profondità.
Il ruolo di Totti
Do you remember i “mal di pancia” di Totti e quelle panchine “inflitte” da Spalletti e così mal digerite? Il clima è cambiato. Totti, in veste da dirigente, è sempre a Trigoria e resta un punto di riferimento per la squadra ed il mister, con cui il feeling è ottimo. Il clima, mano a mano che il tempo passa, somiglia ad un disgelo.
Recuperi importanti
Questo ha permesso il recupero di giocatori come El Shaarawy, ma anche di Gerson. Forse non si può parlare di lotta scudetto: ma visto che l’acquisto più costoso della storia della squadra giallorossa (Patrik Schick, 46 milioni) deve mettere ancora piede in campo, ce ne è per dire che le ambizioni di molte squadre dovranno fare i conti con la Roma.
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