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1:10 pm, 13 Ottobre 17 calendario

Trump apre il fronte Iran Teheran rafforza le difese

Di: Redazione Metronews
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Le Forze armate iraniane stanno “ininterrottamente” sviluppando e migliorando le proprie capacità difensive, “per fronteggiare il regime corrotto degli Usa”. Lo ha sottolineato un portavoce, Masud Jazayeri, citato dai media locali, in risposta al discorso di Donald Trump, che ieri ha annunciato l’intenzione di abbandonare l’accordo sul programma nucleare di Teheran. “Le nostre Forze armate – ha assicurato Jazayeri – sono molto più decise e motivate di prima e continueranno ad appoggiare gli oppressi nel mondo, non solo in Medio Oriente”.
La Casa Bianca. Donald Trump ha aperto il nuovo fronte  annunciando un cambio di strategia con l’Iran, definendo miope la politica tenuta finora e annunciando che non ripeterà gli errori del passato e limiterà il comportamento aggressivo di Teheran e in particolare “il suo sostegno al terrorismo”. “E’ giunto il momento che il mondo intero si unisca a noi nel chiedere che il governo dell’Iran metta fina alla sua ricerca di morte e distruzione”, ha detto il presidente Usa in una dichiarazione che annuncia la nuova strategia dell’amministrazione nei confronti di Teheran. 
Obiettivo sui missili.   La nuova strategia, ha fatto sapere l’amministrazione “si concentrerà sui missili balistici iraniani, le attività destabilizzanti di Teheran in Paesi come lo Yemen e la Siria e la violenza del Corpo della Guardie Rivoglianarie iraniane”. L’amministrazione Trump, fa sapere ancora la Casa Bianca, affronterà queste minacce nella sua totalità  e cercherà di portare un cambiamento nel comportamento del regime iraniano”. 
L’Italia e gli altri.  “L’accordo sul nucleare iraniano è un accordo da difendere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo al teatro Eliseo in occasione del decennale del Partito Democratico. L’obiettivo dichiarato di Washington è ottenere un nuovo accordo, senza disdire per il momento quello attuale. In questa direzione saranno decise nuove sanzioni, rivolte contro individui e strutture legate alla potente elite dei Guardiani della Rivoluzione e relative anche al programma missilistico di Teheran. La prima reazione internazionale tra coloro che firmarono quell’intesa, è stata quella di Federica Mogherini. Quello sul nucleare iraniano “non è un accordo bilaterale ma internazionale, avallato da una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite” e, secondo l’alto rappresentante della politica estera e di sicurezza Ue, “è solido e funziona”. Per questa ragione “il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha il diritto di rescinderlo. Ha tanti poteri ma non questo”. Non solo: “Non possiamo permetterci di smantellare un accordo internazionale che sta funzionando. Né esistono margini per rinegoziarlo”, ha aggiunto. .L’Unione europea si pone dunque in termini  schietti contro una decisione di Washington.  Federica Mogherini ha al proprio fianco Gran Bretagna, Francia e Germania, tre dei sei Paesi (gli altri sono Usa, Russia e Cina) sponsor dell’intesa. Mosca si schiera con l’Europa: l’Iran sta onorando con puntualità e precisione gli obblighi previsti dall’accordo sul nucleare iraniano come ha regolarmente attestato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), incluso l’accesso agli impianti ispezionati, ha affermato il ministero degli Esteri russo, che ha criticato la “retorica aggressiva e minacciosa” di Trump e si aspetta che la sua decisione “non abbia alcun impatto diretto sull’attuazione dell’intesa”. 

13 Ottobre 2017
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