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10:07 pm, 15 Giugno 17 calendario

Direttori stranieri, sospesa la sentenza Tar

Di: Redazione Metronews
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I direttori stranieri dei musei tornano al loro posto. Almeno fino a ottobre. Lo ha deciso il Consiglio di Stato sospendendo l’efficacia della sentenza del 25 maggio del Tar del Lazio, che aveva annullato le nomine dei direttori di cinque aree museali: il Palazzo Ducale di Mantova, la Galleria Estense di Modena, il Parco archeologico di Paestum e i Musei archeologici nazionali di Taranto, Napoli e Reggio Calabria. Quindi, i direttori rientrano nei musei “da domani”, ha annunciato Franceschini.
Il Tar. Il Tribunale amministrativo aveva sostenuto che il bando della selezione “non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani in quanto nessuna norma derogatoria consentiva al Mibact di reclutare dirigenti pubblici al di fuori delle indicazioni, tassative, espresse dall’articolo 38 del decreto legislativo 165/2001” (quello che disciplina l’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche). “Solo la modifica” dell’articolo 38 del decreto in questione, scrivono i giudici, “avrebbe potuto consentire l’ammissibilità di cittadini non italiani di partecipare alle selezioni per l’assegnazione di un incarico con funzioni dirigenziali in una struttura amministrativa nel nostro Paese”.
Le polemiche. Franceschini aveva duramente attaccato una decisione “che farà il giro del mondo”, mentre l’ex premier Matteo Renzi aveva e lo stesso ministro della Giustizia Andrea Orlando avevano colto l’occasione per prefigurare “una riforma dei Tar”. Ora il Consiglio di Stato sospende tutto: la Sesta sezione del Consiglio ha fissato per il 26 ottobre l’udienza pubblica per decidere con sentenza le questioni relative alla legittimità delle nomine dei direttori dei musei. Il Consiglio di Stato quindi, “considerata la mancanza di pregiudizio nei confronti dei ricorrenti vittoriosi in primo grado – titolari di incarichi che durante il corso del processo continuano a svolgere – ha deciso, in via cautelare, che i direttori, le cui nomine erano state annullate dalle sentenze del Tar, riprendano a svolgere le loro funzioni in attesa della sentenza, a tutela della loro posizione lavorativa e retributiva (venuta meno con effetto immediato a seguito dell’annullamento del Tar)”. 

15 Giugno 2017
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