Gran Bretagna al voto fra terrore e incertezza

GRAN BRETAGNA Una maestra d’asilo è stata accoltellata a Londra da tre ragazze che inneggiavano ad Allah cantando «Allah vi avrà tutti». La polizia però non sta trattando il caso come terrorismo. Due auto sospette sono state fatte brillare dagli artificieri vicino all’ambasciata americana. È in questo clima che i britannici oggi vanno alle urne per un voto considerato tanto importante quanto incerto. Il tema della sicurezza la fa da padrone in questi ultimi giorni, e la premier May arriva a dire di essere pronta a mettere mano ai diritti umani se intralciano l’antiterrorismo. Un segno chiaro della tensione, dovuta anche ai sondaggi che danno conservatori e laburisti molto vicini. O meglio: la forbice dei sondaggisti va dai 12 punti di vantaggio dei conservatori a solo uno. Ma quel che conta davvero è la conquista dei collegi, in un sistema maggioritario puro. Il Parlamento conta 650 seggi, oggi la May ne ha 330, ha sciolto la Camera sull’onda dei 20 punti di vantaggio per rafforzare la posizione sulla Brexit. Gli analisti continuano a prevedere una vittoria dei conservatori, ma in molti prendono in considerazione l’ipotesi che il partito della premier possa non essere in grado di ottenere la maggioranza dei seggi. nel qual caso si aprirebbero scenari molto complicati, tanto più in un Paese che solo da poco ha iniziato a sperimentare le alleanze. Le posizioni poi sono molto distanti. la contrapposizione con i laburisti di Corbyn è frontale. I libdem sono il partito più europeista, in calo come il loro opposto, i nazionalistidell’Ukip. E poi ci sono gli scozzesi.
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