Spazio
3:13 pm, 30 Maggio 17 calendario

Un software italiano ci aiuta verso Marte

Di: Redazione Metronews
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Studiano il comportamento umano su Marte vivendo in una cupola geodetica nell’ambiente isolato del vulcano Mauna Loa, sull’Isola Grande delle Hawaii. Sono sei ricercatori della missione “Hawaii Space Exploration Analog and Simulation” (Hi-Seas), un progetto di ricerca realizzato dall’Università delle Hawaii e finanziato dalla Nasa che mira, tra l’altro, a determinare quali siano i requisiti individuali e di gruppo funzionali durante missioni di esplorazione spaziale a lungo termine. Si tratta di una simulazione di isolamento della durata di otto mesi, iniziata il 19 gennaio scorso, che sarà seguita da una seconda missione a partire dagennaio 2018.
Lo scopo. Lo scopo degli “astronauti” è quello di affrontare e trovare contromisure al rischio del calo di performance del gruppo dovuto alle dinamiche di interazione, cooperazione, comunicazione e adattamento psicologico, che possono rivelarsi inadeguate in condizioni particolari ed estreme come quelle di un viaggio interplanetario. L’equipaggio “marziano” può contare anche sulla tecnologia dell’italiana Esteco, impresa attiva nell’Area Science Park di Trieste, che ha messo a disposizione dei ricercatori il software di ottimizzazione modeFrontier  per migliorare l’uso efficiente delle risorse a disposizione e progettare un sistema di vita sostenibile su Marte, grazie al quale ridurre a livelli minimi la produzionedi rifiuti. «Durante una missione spaziale – spiega Ansley Barnard, responsabile del monitoraggio dei sistemi di supporto vitale del progetto – il cibo, l’acqua, i materiali per la ricerca e gli effetti personali da portare a bordo sono limitati e quindi ogni oggetto deve essere scelto in base a criteri di efficienza. Questo rende l’ottimizzazione delle risorse un fattore cruciale». 

30 Maggio 2017
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