economia
8:52 pm, 23 Maggio 17 calendario

Manovrina, addio agli studi di settore

Di: Redazione Metronews
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ROMA Fari puntati sulla manovra correttiva, all’esame della Camera. Palazzo Chigi gioca d’anticipo sull’abolizione degli studi di settore, in calendario nel 2018, e imbarca sul treno direttissimo del decreto legge di correzione dei conti pubblici gli Indici sistntetici di affidabilità (Isa), destinati a sostituirli. Alla Camera, la commissione Bilancio ha infatti approvato un emendamento della maggioranza che ricalca i contenuti del disegno di legge in materia. Come disposto dal decreto fiscale 2016, gli Isa dovranno sostituire gli studi di settore a partire dall’anno di imposta 2017. L’Agenzia delle Entrate dovrà quindi emanare apposito provvedimento entro 90 giorni dall’entrata in vigore della manovra bis.
Locazioni brevi
Per restare in tema di tassazione delle piattaforme digitali resta aperto il confronto tra Governo e maggioranza sulla possibile modifica della cosiddetta norma Airbnb che disciplina la cedolare secca al 21% per le locazioni brevi e trasforma in sostituti d’imposta gli intermediari degli affitti lampo.
Slot machines
 Il governo ha deciso di anticipare la riduzione delle slot machines prevista entro il 31 dicembre 2019. Con un emendamento alla manovra depositato in commissione Bilancio della Camera si prevede la riduzione in due step, portandole da 400mila a un massimo di 265mila: del 15% entro il 31 dicembre 2017 (scenderanno a 345mila) e di un ulteriore 19% entro il 30 aprile 2018.
I giganti del web
È stato  approvato in Commissione Bilancio (ok bipartisan con la sola astensione di M5S e Scelta Civica) il testo firmato da Francesco Boccia del Pd sulla tassazione per i giganti del web. La nuova web tax, definita provvisoria in attesa di una successiva norma da inserire nella legge di bilancio, è però molto diversa: il testo di Boccia non prevede infatti obblighi alla partita Iva o di altro tipo, propone alle aziende con un fatturato globale superiore al miliardo di euro e un giro di affari di almeno 50 milioni in Italia di collaborare con l’Agenzia delle Entrate per stabilire se hanno una “stabile organizzazione” nel nostro Paese e, di conseguenza, devono pagare una tassazione assai superiore. In cambio di questa collaborazione, e del versamento di quanto dovuto, le società otterrebbero uno sconto sulle sanzioni applicabili dall’Agenzia delle Entrate.
Rottamazione liti fiscali
Infine,  via libera  all’estensione della rottamazione delle liti fiscali ai tributi locali. Si prevede la possibilità di definizione agevolata per le controversie tributarie in cui è parte l’ente territoriale. Ciascun comune  potrà stabilire entro il 31 agosto 2017 se applicare la misura o meno.
METRO

23 Maggio 2017
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