L’arte di Cattelan va al cinema
ROMA «Capii dove volevano che andassi e decisi di fare altro». Tutta la storia, di vita e di arte, di Maurizio Cattelan parte esattamente da qui. Parte per non fermarsi più. Parte magari dalla contraffazione di copertine di riviste importanti, dall’esposizione di un asino come una sorta di lampadario, o magari dal furto di opere di altri artisti.
E arriva al Papa colpito dal meteorite e alla scritta Hollywood identica all’originale piazzata sulla discarica che domina Palermo con tanto di vernissage davanti alla montagna di spazzatura.
Unico Cattelan, ragazzaccio capace di humour davanti alla vita e alla morte, sempre a inseguire il desiderio di rendersi invisibile e su cui si potrebbe costruire più di un film.
Intanto arriva questo “Maurizio Cattelan: Be Right Back”, il 30 e 31 nei cinema, per capire di cosa si parla quando si parla di arte perturbante.
SILVIA DI PAOLA
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