pomezia
5:45 pm, 12 Maggio 17 calendario

Nube tossica, diossina oltre 700 volte la soglia

Di: Redazione Metronews
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E’ stata rilevata una presenza record di diossine e furani nelle immediate vicinanze dell’incendio alla Eco X di Pomezia. Arpa Lazio ha comunicato che il giorno 5 e 6 maggio le rilevazioni indicavano una percentuale di concentrazione di diossine e furani di 77,5 picogrammi per metro cubo, a fronte del limite di 0,1 picogrammi per metro cubo indicato dall’Oms: oltre 700 volte la soglia di rischio per la salute.
Benzopirene. La concentrazione di benzopirene, l’unico idrocarburo policiclico aromatico normato, è risultata invece di 9,1 nanogrammi per metro cubo, anche questo superiore al valore limite annuale pari a 1 ng/m3. Le concentrazioni di policlorobifenili (PCB) per i quali non è stabilita una concentrazione di riferimento sono risultati sensibilemnte superiori a quelle rilevata normalmente in aria ambiente. Migliorano invece il livelli di Pm10. Il 10 maggio la concentrazione era di 28 microgrammi per metro cubo sulla Via Pontina Vecchia e di 23 microgrammi per metro cubo a Pomezia. 
La preoccupazione. L’Arpa conferma che “le concentrazioni di Pm10 stanno tornando ai valori caratteristi stagionali della qualità dell’aria anche nelle immediate vicianze dell’incendio”. “I dati di concentrazione delle diossine e degli altri inquinanti il 5 e 6 maggio nei pressi dell’incendio confermano le preoccupazioni che dalle prime ore ci hanno visto al lavoro in collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Asl e l’Arpa Lazio – dichiara il Sindaco Fabio Fucci – Le iniziative intraprese in questi giorni con le ordinanze sindacali che impongono limiti e divieti nelle vicinanze del capannone andato in fiamme hanno consentito di tutelare la salute dei residenti. L’attenzione resta alta: siamo in stretto contatto con gli Enti deputati e continueremo a comunicare gli aggiornamenti alla popolazione”. 
Amianto.  E non è tutto. “L’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana ha esaminato vari campioni raccolti in varie aree: sulle foglie di carciofo a Velletri, su trifogli di campo ad Ardea, poi Albano, Pomezia. Al momento in nessuno dei campionamenti effettuati sono state rilevate tracce di quello che si cercava, anzi in tutti sono stati rilevati valori inferiori al limite di rilevabilità. La ricerca riguarda microinquinanti organici”, ha detto il vice capo di gabinetto del Campidoglio con delega alla sicurezza Marco Cardilli nel corso della seduta della commissione capitolina Ambiente dedicata al rogo dello stabilimento di stoccaggio rifiuti della Eco X a Pomezia. “Analogo campionamento è stato fatto per quanto riguarda l’amianto dove il suo risultato è ben diverso ma questo ce lo aspettavamo. All’interno della Eco X sono state rinvenute fibre di amianto disperse, questo vuol dire che che evidentemente c’è stata una dispersione di amianto e che il vento potrebbe averlo sparso”. Il professor Roberto Ronchetti, membro dell’Osservatorio ambiente e salute del Campidoglio ha però rassicurato: “Il mesotelioma della pleura viene dopo aver respirato amianto per anni”. 

12 Maggio 2017
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