Emmanuel Macron arriva l’enfant prodige

FRANCIA  Emmanuel Macron unisce la rivoluzione e la rassicurazione. Difficile a immaginarsi ma è così. Il nuovo presidente infatti non ha un partito, ha fondato un movimento trasversale e anche un po’ antipolitico, anche se partendo dal centro. Punta su rinnovamento, anche rottamazione, sulle riforme, su un nuovo slancio e un nuovo inizio. Per la Francia e per l’Europa. Perché Macron è al contempo un volto diverso del rinnovamento e della protesta: è anche il volto della rassicurazione, il volto della convinta partecipazione alle organizzazioni internazionali a partire dall’Unione europea, dell’euro, della Nato, messe in discussione dalla rivale. Certo vuole riformarle, ma come un vaccino, come un anticorpo, non come demolitore.  
Macron è un giovane, 39 anni, convinto delle sue capacità, con già una grande esperienza sulle spalle, e la frequentazione degli ambienti giusti. È noto che al Liceo ha conosciuto una professoressa di 24 anni più grande di lui, sposata e con tre figli, è poi diventata sua moglie Brigitte. Si è poi formato nel grande vivaio degli incarichi pubblici francesi, l’Ena, la Scuola nazionale di amministrazione. Ha iniziato a lavorare come ispettore delle finanze, prima di entrare nel mondo dell’impresa privata, con un posto alla banca Rothschild nel 2008, di cui divenne socio. Ha anche mediato un importante accordo tra Nestlé e Pfizer. È stato collaboratore per l’economia di François Hollande, prima di diventare ministro dell’Economia nel 2014. Spesso in rotta col resto del governo socialista, si è dimesso nell’agosto 2016 per fondare i movimento politico En marche!, ispirato a Obama, con il dichiarato scopo di candidarsi da indipendente alla presidenza del Paese. Appassionato musicista (ha ottenuti diversi premi come pianista al conservatorio di Amiens) e di filosofia, negli ultimissimi anni ha ottenuto grande visibilità sui media.
OSVALDO BALDACCI