Il Pentagono avvisa Pyongyang: “Basta provocare”

Sembra un ultimo avviso quello  degli Stati Uniti alla Corea del Nord. “Chiediamo si astenga da azioni e retorica provocatorie e destabilizzanti e che faccia scelte strategiche per rispettare i suoi obblighi e impegni internazionali, riaprendo seri negoziati”, avverte il portavoce del Pentagono, Gary Ross. “L’illegale programma di armamenti della Corea del Nord rappresenta una chiara e grave minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. L’avvertimento del Pentagono è stato lanciato poche ore dopo che Pyongyang si era dichiarata pronta – sulle pagine del giornale del regime ‘Rodong Sinmun’- a distruggere la portaerei americana Carl Vinson per mostrare la sua potenza militare e sostenendo di poter raggiungere gli Usa continentali e la regione dell’Asia del Pacifico con la sia bomba all’idrogeno. 
La Cina preoccupata. Pechino chiede nuovamente moderazione nella questione nord-coreana. In una telefonata tra Xi Jinping e Donald Trump, il presidente cinese ha chiesto a tutte le parti di esercitare moderazione nella crisi. Xi ha sottolineato che la Cina è “fortemente contraria a ogni azione che possa violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, secondo quanto riporta il sito web di Cgtn, China Global Television Network, che fa capo a China Central Television, l’emittente televisiva statale cinese. E’ la seconda conversazione telefonica tra Xi Jinping e il presidente Usa in pochi giorni sulla crisi nella penisola coreana per i timori di un nuovo test atomico da parte di Pyongyang. Il 12 aprile scorso, i due presidenti avevano discusso della tensione in Corea del Nord e in Siria. La telefonata tra i due capi di Stato avviene alla vigilia dell’ottantacinquesimo anniversario della fondazione dell’Esercito Popolare Coreano, l’esercito nord-coreano, e che viene considerato una data sensibile del calendario di Pyongyang.