Caccia all'uomo
9:31 pm, 10 Aprile 17 calendario

Caccia al killer nella palude emiliana

Di: Redazione Metronews
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FERRARA Sono un migliaio gli uomini dei reparti speciali delle forze di sicurezza impegnati nell’imponente caccia all’uomo scatenata in Emilia. L’uomo sospettato per due omicidi è armato e molto pericoloso: ha almeno due pistole, una è la calibro 9 che avrebbe usato per la rapina letale di Riccardina e l’altra sarebbe quella rubata alla guardia provinciale di Portomaggiore. I posti di blocco con militari armati sono tantissimi, lungo ogni strada statale e provinciale e i controlli vengono fatti a tutte le auto in transito. I cani molecolari hanno fiutato nelle paludi quello che probabilmente è stato il giaciglio del killer, ma poi la pista è stata persa. Nella zona è panico e i comuni sono sommersi di chiamate: il sindaco di Molinella ha invitato a mantenere la calma e a comportarsi in modo maturo, tanto più che il territorio è presidiato.
     Ma chi è il killer cui si dà la caccia? Il volto del ricercato Igor Vaclavic “il russo” è stato riconosciuto da alcuni testimoni che hanno riferito di una persona simile che si aggirava nei pressi del locale di Riccardina di Budrio dove successivamente  è stato ucciso, nel retrobottega del negozio, il barista Davide Fabbri. Ma le verifiche effettuate hanno evidenziato che l’uomo – ufficialmente ancora solo sospettato – aveva più di una identità. L’Interpol sotto le sue impronte digitali ne ha registrate due, aggiungendo a Igor quella di Ezechiele Norberto Feher, serbo, con cui avrebbe anche un profilo facebook. Potrebbe essere la sua vera identità, e sarebbe ricercato anche in Serbia. Da due anni vive alla macchia, nascondendosi tra paludi, fienili, fossi, argini e campi nei casolari abbandonati emiliani, un territorio che conosce ormai a menadito. È addestrato a combattere e a tecniche di sopravvivenza.
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10 Aprile 2017
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