economia
11:42 pm, 9 Aprile 17 calendario

Euro, Ft stronca Di Maio e i grillini: “Impreparati”

Di: Redazione Metronews
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“Marine Le Pen e Beppe Grillo sono del tutto impreparati a governare”. E questo non perché “siano molto estremisti, quanto ciarlatani”. Non usa mezzi termini il Financial Times contro quelli che chiama i “populisti” di Francia, il Front National di Marine Le Pen, e di Italia, i 5 Stelle di Beppe Grillo, considerati un pericolo per l’euro, visti i loro propositi di referendum sull’uscita dalla moneta unica. Per il Ft “se ciascun Paese abbandonasse la moneta unica, questo porterebbe al più grande default della storia. Ci sarebbe una crisi bancaria in tutta l’Ue. Lo stesso blocco avrebbe enormi difficoltà a restare insieme”. Secondo il Ft “non esiste alcuna uscita ordinata dall’euro, neanche una legale. Pensare all’uscita dell’euro sarebbe come pensare ad un golpe, qualcosa che si fa nel fine settimana con carri armati nelle strade”.
“Di Maio? Impreparato”. Munchau dedica un passaggio a Luigi di Maio, dicendosi “confuso” quando sente “il politico italiano che ha maggiori chance di diventare premier nel caso di vittoria del M5S, dire che è impegnato ad effettuare il referendum sull’euro ma prima vuole combattere la povertà. Di Maio – sostiene il giornalista – o non sta dicendo la verità o, piu’ probabilmente, è impreparato per l’incarico. Ha solo 30 anni. Ne aveva sei quando nel 1992 l’Italia venne espulsa, con il Regno Unito, dallo Sme (Sistema Monetario Europeo). Chiunque abbia vissuto in quel periodo dovrebbe sapere che i cambiamenti di regime monetari sono sconvolgenti. E l’allora uscita dell’Italia dallo Sme impallidisce di fronte all’uscita dall’euro”. 
Investitori stranieri. Il Ft ipotizza le scelte di un investitore straniero di fronte all’eventualità che l’Italia lasci l’euro e scelga di adottare una sua valuta autonoma, che farebbe immediatamente svalutare il valore dei titoli del debito pubblico italiano che ha in portafoglio. Perché si avveri questo scenario da incubo per le finanze statali, per Munchau “gli investitori non aspetteranno fino all’esito del referendum. Una volta che sarà diventato chiaro che Di Maio sarà il prossimo primo ministro, un investitore razionale darà per scontato che un referendum sarà probabile, stimerà le dimensioni della svalutazione e calcolerà di quanto i rendimenti dovrebbero crescere per neutralizzare una futura ridenominazione. La sera delle elezioni Di Maio si troverebbe a fare fronte alla fuga dal sistema finanziario italiano. Le banche sarebbero insolventi il mattino dopo. Mario Draghi, presidente della Bce, non darà una garanzia alla “qualsiasi cosa sia necessario” ad un politico che minaccia un referendum (sull’euro). Di Maio avrebbe al massimo 24 ore per scappare, o annullare il referendum. E non è pronto per quest’ultima eventualità”.

9 Aprile 2017
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