La vendetta di un uomo tranquillo/film
6:11 pm, 2 Aprile 17 calendario

Arevalo: Ecco la vendetta di un uomo normale

Di: Redazione Metronews
condividi

CINEMA Non fidatevi di chi stringe dentro di sé ogni rabbia, di chi si mostra troppo tranquillo. Non fidatevi, perché niente è più pericoloso dell’uomo che ingoia tutto in silenzio. Il trentasettenne Raul Arevalo lo sa bene e, infatti, per raccontare la sua storia di vendetta ha cercato «un uomo normale travolto da una spirale di violenza sempre più assoluta e fagocitante nei confronti di chi gli ha rovinato la vita». E per quanto ami il cinema di Tarantino, ha schivato ogni estetizzazione della violenza, in cerca solo di toni e colori realistici. Come dice lui, «il mio non è un Kill Bill, non c’è una rappresentazione estetica della violenza, ma uno sguardo essenziale legato alla vita quotidiana per affrontare il tema della rabbia repressa. Ho pensato ad autori come Peckinpah, Garrone, i Dardenne, non certo a Tarantino». È nato da qui il suo “La vendetta di un uomo tranquillo” appena sbarcato nei nostri cinema carico di ben quattro Goya. Una storia di odio  e di precipizio che, dice Arevalo, «è vicina a ognuno di noi più di quanto si possa pensare. E per questo non ho voluto che il mio protagonista venisse rappresentato come un pazzo, ho lavorato molto nel dosaggio dei gesti e sulle parole, la sfida stava nel riuscire ad essere realistico».
E il resto è  universale: «Sono convinto che  dovremmo parlare di quello che conosciamo, di ciò che ci commuove. Dobbiamo scavare in fondo alle nostre radici, al fine di raccontare una storia che, se davvero si parla di esseri umani, deve necessariamente essere un racconto universale. Questo ho cercato di fare».  
SILVIA DI PAOLA

2 Aprile 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA