Gran Bretagna
9:50 pm, 13 Marzo 17 calendario

Scozia anti-Brexit Uno scontro fra lady di ferro

Di: Redazione Metronews
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GRAN BRETAGNA Un match tra lady di ferro sul quale si giocano i destini della Gran Bretagna e dell’Europa. In un angolo del ring, Theresa May, premier britannica che spinge per la Brexit dura e annuncia che avvierà l’articolo 50 per uscire dall’Unione Europea entro fine marzo, ad ogni costo. Già ieri è arrivato il via libero definitivo dal Parlamento, il che vuol dire che l’annuncio potrebbe seguire in qualunque momento. 
All’altro angolo del quadrato la premier scozzese Nicola Sturgeon, leader degli indipendentisti, la quale ha annunciato che la prossima settimana presenterà richiesta formale al Parlamento di Edimburgo per un nuovo referendum sull’indipendenza, dopo quello che nel 2014 decise a favore della permanenza nel Regno Unito. La consultazione, secondo la leader del Partito nazionale scozzese (Snp), dovrebbe tenersi fra l’autunno 2018 e l’inizio 2019: quando – ha spiegato – dei negoziati sulla Brexit si saprà abbastanza, ma sarà ancora possibile imboccare una strada diversa dal divorzio con Bruxelles. Lamentando l’impossibilità di trovare un accordo con Londra sui termini dell’uscita dall’Ue, la Sturgeon ha spiegato il referendum  perché «la Scozia abbia una vera scelta». La Scozia ritiene di avere tutto da perdere con l’uscita dalla Ue, e vuole ad ogni costo rimanere legata all’Europa. Già nel referendum gli scozzesi votarono in massa contro la Brexit e si sentono doppiamente traditi dagli inglesi, tanto più che questi hanno scelto la linea più dura. 
La risposta del governo di Londra non si è fatta attendere, ed è stata lapidaria: un nuovo referendum sull’indipendenza non farebbe altro che «creare divisioni e provocherebbe enorme incertezza economica nel momento peggiore possibile». Il referendum eventuale sulla secessione deve essere approvato da Londra. 
Secondo Sturgeon, se la Scozia non si pronuncerà «sulla relazione che vuole» con Bruxelles prima dell’uscita dal blocco (prevista a inizio o metà 2019) andrà incontro a «un lungo periodo fuori non solo dall’Ue, ma anche dal mercato unico». Ma per gli scozzesi i prolemisiprospettano in ogni caso: secondo le regole dell’Unione europea, infatti, in caso di indipendenza dal Regno Unito la Scozia non rimarrà automaticamente membro della Ue, ma dovrà fare domanda di ammissione all’Unione, come ha confermato il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas.
OSVALDO BALDACCI

13 Marzo 2017
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