Isis
9:09 pm, 27 Febbraio 17 calendario

Isis, il terrore viaggia nei confini Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA I leoncini del Califfato rappresentano un elemento chiave nell’orizzonte strategico dell’Isis. È quanto emerge dalla Relazione annuale, presentata dagli 007 a Palazzo Chigi  sulle attività di antiterrorismo in Italia nel 2016, insieme al premier Paolo Gentiloni. «Nel corso del 2016 – fanno notare gli analisti – in corrispondenza con gli arretramenti territoriali dello Stato Islamico (Daesh), ha assunto maggior rilievo nella propaganda il ruolo dei bambini quale garanzia di continuità del progetto califfale e della prosecuzione del jihad per la conquista di Damasco, Baghdad, Gerusalemme, Mecca, Dabiq, di Roma e dell’Andalusia. In questo contesto si inseriscono i numerosi video che ritraggono, ad esempio, giovani seduti tra i banchi di scuola o nei campi di addestramento, ma anche mentre compiono efferate esecuzioni di nemici dell’Islam».
Costante esposizione dei minori
Al di là delle strumentalizzazioni mediatiche – avverte la Relazione – la costante esposizione dei minori a così elevati livelli di violenza, unita al forte condizionamento ideologico subito nella fase di formazione, concorre a delineare una minaccia di lungo periodo». Secondo il premier Paolo Gentiloni, «il 2017 può essere l’anno della sconfitta militare di Daesh (lo Stato islamico, ndr) perlomeno della sua capacità di controllare il territorio, ma la minaccia jihadista nelle sue diverse versioni non sarà cancellata da una auspicabile vittoria sul terreno militare in Iraq e in Siria. Questo ci fa dire che di fronte a questa prospettiva non possiamo abbassare la guardia rispetto al contesto in cui operiamo».
Minacce chimiche e cyber
Resta costante, a livello internazionale, l’attenzione per possibili attacchi terroristici CBRN, «con armamento chimico-batteriologico-radiologico-nucleare» mentre cresce il peso delle minacce cyber: sempre più numerose e sofisticate, e con un ventaglio sempre più ampio di target. L’anno scorso il 71% degli attacchi ha coinvolto soggetti pubblici e il 27% soggetti privati, attacchi portati nell’ordine da gruppi hacktivisti (52%), da gruppi di cyber-espionage (19%) e da gruppi islamisti (6%). Sul fronte interno, oltre alle capacità di infiltrazione delle mafie – sempre più  interessate anche alla gestione del fenomeno migratorio – gli 007 puntano l’indice contro un «rinnovato slancio offensivo di matrice anarco-insurrezionalista». La crisi economica continuerà a far sentire i suoi effetti anche nel 2017, e il disagio e la conflittualità sociale si prestano ad essere strumentalizzati da componenti antagoniste.
Le minacce
Anche il Papa nel mirino. Secondo gli 007 italiani, nei confronti dell’Italia, «è proseguita nel corso dell’anno la pressante campagna intimidatoria della pubblicistica jihadista caratterizzata da immagini allusive che ritraggono importanti monumenti nazionali e figure di grande rilievo, tra cui il Pontefice». Il rischio di un attacco imminente in Europa, difficile da prevenire, potrebbe durare a lungo anche perché in questi anni il Califfato ha educato al jihad anche la generazione di bambini, i militanti del futuro dello Stato islamico. Il report li definisce i “leoncini del Califfato”. Resta altissimo il  rischio di attacchi CBRN, ovvero con armamento chimico-batteriologico-radiologico-nucleare, da parte di organizzazioni terroristiche,  sebbene le capacità di guerra chimica dell’organizzazione siano parse limitate ad una produzione artigianale.
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27 Febbraio 2017
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