Il Comune alle prese con il “dopo-Berdini”

ROMA Ci vorra ancora del tempo per trovare una soluzione allo stallo sull’Urbanistica dopo le frasi choc dell’assessore Paolo Berdini sull’operato della Raggi e sui rapporti della prima cittadina con l’ex capo della segreteria Romeo (in quest’ultimo caso Berdini ha invitato il giornalista della Stampa a citarlo come fonte anonima). Ieri l’inquilina del Campidoglio ha dichiarato ai cronisti: «Sinceramente non so dove trovi il tempo. C’è da lavorare e da lavorare tanto, noi lavoriamo anche fino a notte fonda. Lui sa bene che ci sono dei dossier da portare avanti e per senso di responsabilità nei confronti di Roma e dei cittadini dovrebbe farlo. Poi vi dico, la pazienza delle persone ha un limite…».
Al centro di tutto c’è la realizzazione dello Stadio della Roma, un’opera che ieri Berdini (dimissionario con riserva) ha descritto dalle pagine del Fatto Quotidiano come ad alto rischio di speculazione da parte dei cosiddetti «poteri forti», lanciando un messaggio alla Raggi: «Se lei è con me in questa battaglia (realizzare lo stadio con un netto taglio delle cubature, ndr) possiamo andare avanti».
Ieri la maggioranza pentastellata si è riunita, come ogni lunedì, per la verifica sul lavoro in Campidoglio. Finora  non c’è un successore al professore di Urbanistica. In serata il presidente dell’assemblea Capitolina Marcello De Vito ha dichiarato: «Dateci ancora qualche giorno», aggiungendo: «Faremo una verifica su tutti gli atti di Berdini, a prescindere dallo stadio».
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