Silvio Orlando/M. Bonatti
5:00 pm, 1 Febbraio 17 calendario

Orlando: Io, un uomo come tanti e che fa disastri

Di: Redazione Metronews
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ROMA Fino al 12 all’Eliseo, è il protagonista di Lacci, intenso spettacolo sulla disgregazione del nucleo familiare. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Silvio Orlando.
Perché, dopo La scuola, ha scelto ancora un testo di Starnone?
Perché i suoi libri hanno la magia di catturare sempre temi fondamentali del viver civile. È un grande autore, un autore politico. E ritengo che le sue opere siano necessarie nel mondo in cui viviamo.
Chi è il personaggio che interpreta?
Un uomo come tanti, col suo piccolo fascino e, soprattutto, con la capacità di combinare disastri attraverso le sue scelte. Scelte che, il più delle volte, sono dettate dall’ignavia.
In Lacci la famiglia come primo nucleo della società sembra messa a dura prova.
Certo. Senza alcun intento sociologico, mi pare che guardandosi intorno ci si accorge che tra le mura domestiche le cose funzionano sempre meno.
E perché secondo lei?
Diversi motivi: il cambiamento dei rapporti di forza tra uomo e donna, la facilità con cui ci si annoia, la spinta divenuta irrefrenabile negli ultimi anni a provare qualcosa di nuovo a tutti i costi, anche senza reali prospettive di cambiamento.
Ma le conseguenze dell’amore, parafrasando Sorrentino, sono così devastanti?
Del disamore più che dell’amore, direi. Comunque, sì. Quel che viene raccontato in questa storia è molto paradigmatico di ciò che accade oggi. È per questo che io considero “obbligatorio” questo spettacolo.
 
DOMENICO PARIS

1 Febbraio 2017
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