Fs dimezza gli aumenti ai pendolari Av
TRASPORTI Dimezzati da marzo gli aumenti degli abbonamenti dell’alta velocità, e quanto pagato in più per gli abbonamenti di febbraio sarà rimborsato della differenza. Dopo le proteste dei pendolari della tratta Torino-Milano e la pressione della Regione Piemonte, Trenitalia fa una prima concessione, ma solo transitoria, in attesa delle soluzioni da trovare entro giugno al tavolo tecnico con Governo e Regioni avviato dopo l’audizione di martedì in Senato dell’Ad Fs Renato Mazzoncini. In ballo la possibilità di inserire gli abbonamenti pendolari Av nel contratti di servizio e quindi finanziati con i soldi pubblici.
Per ora i pendolari si dovranno accontentare di risparmi tra i 35 e i 60 euro al mese rispetto agli aumenti previsti. Il rincaro per chi usa il Frecciarossa da lunedì a venerdì nelle ore di punta sarà del 10% e non più del 20%, così come l’incremento del mensile che vale anche nel weekend sarà del 17,5% anziché del 35%. «Una concessione poco elegante, ma meglio di niente» dice Leonardo Pellegrini del comitato pendolari della Torino Milano. «Ci aspettavamo che fino a giugno gli aumenti fossero sospesi, invece di uno sconto di facciata e a tempo». A pesare sul relativo ammorbidimento di Trenitalia, secondo Leonardi, l’esposto del 23 gennaio all’Antitrust contro Trenitalia per abuso di posizione dominante.
PAOLA RIZZI
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