TERREMOTO
9:08 pm, 24 Gennaio 17 calendario

Le nevi di Rigopiano restituiscono altri cadaveri

Di: Redazione Metronews
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PESCARA  La speranza a Rigopiano non può morire, ma è una corsa contro il tempo ed è da sabato che dalle macerie dell’hotel sono recuperati solo cadaveri. La triste conta porta a 17 il numero di vittime ufficialmente accertate, e contestualmente si riduce il numero di persone disperse, che ora sono 12. Man mano che avanzano i vigili del fuoco e il personale del soccorso alpino rintracciano ed estraggono nuove salme, molte delle quali ancora da identificare. Tra i soccorritori c’è solo la consegna dell’andare avanti, dello scavare senza soluzione di continuità, di ricorrere a tutti i mezzi possibili a disposizione, dai più sofisticati che captano in profondità segnali alle classiche pale e ai picconi impiegate a mano con cui farsi largo tra neve, ghiaccio e rocce. Lavorano in oltre 150, suddivisi in squadre di 20-30, tra vigili del fuoco, soccorso alpino, militari, polizia, personale della Croce rossa. Le speranze sono riposte nel corpo centrale dell’albergo, dove è possibile che possano essersi concentrate la maggior parte degli ospiti in attesa che arrivasse lo spazzaneve o comunque in attesa di andare via, mercoledì 18 nel primo pomeriggio. Poi è arrivata la slavina. 
Ieri, in un clima di profonda commozione, si sono svolti nella chiesa di San Nicola Vescovo di Farindola i funerali di Alessandro Giancaterino, il 43enne capo cameriere vittima della valanga. Intanto i carabinieri del Comando provinciale di Pescara stanno raccogliendo le testimonianze dei superstiti, ai fini dell’inchiesta avviata dalla Procura. Sono stati sentiti per cinque ore i fidanzati Giorgia Galassi e Vincenzo Forti. Nell’inchiesta emerge una catena di errori e di equivoci e un insieme di responsabilità, in cui spicca il fatto che l’allarme slavina era stato lanciato tre giorni prima della tragedia.
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24 Gennaio 2017
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