La doppia anima di Amelia Rosselli al Gobetti
TORINO Uno spettacolo che attraverserà l’universo di Amelia Rosselli, tra le più raffinate voci del Novecento, poetessa apolide e poliglotta, figlia di Carlo Rosselli, morta suicida nel febbraio del 1996.
Debutterà stasera e domani, in prima nazionale nella Sala Pasolini del Teatro Gobetti, “Variazioni sulla libellula – Allegro ma non troppo”, tratto da “Storia di una malattia e la libellula (Panegirico della libertà)” di Amelia Rosselli, scritto e interpretato dalle attrici torinesi Roberta Lanave e Camilla Sandri, diplomatesi nel 2012 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.
Il lavoro si comporrà come un trittico, sviluppato in tre variazioni in cui si scoprirà la personalità di questa grande poetessa, dalla natura fragile, schizofrenica e paranoide, ma che nella sua opera “La libellula (Panegirico della libertà)” è capace di alzare forte un grido e un anelito di libertà espressiva.
Le attrici in scena, incarnando due anime di Amelia, comporranno un’identità femminile alla ricerca di un linguaggio autentico negli anfratti della creazione, della perdita e dell’amore. Per le attrici affrontare questi versi significherà dichiarare lo stesso senso di vulnerabilità e incertezza, la stessa ricerca di autenticità che esprime anche l’autrice nei suoi versi e nella sua stessa esistenza (Info: teatrostabiletorino.it).
ANTONIO GARBISA
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