De Luca contro Bindi “Infame da uccidere”, poi rettifica

ROMA «Un’infame da uccidere». Questa frase sarebbe stata rivolta dal presidente della Campania Vincenzo De Luca nei confronti di Rosi Bindi, presidente della commissione antimafia che prima delle elezioni 2015 lo aveva inserito nella lista degli “impresentabili”. A Matrix avrebbe detto: «Fu una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo perso l’1.5%-2% di voti. È stato un atto di delinquenza politica». Il governatore però in una nota dove «riconferma il rispetto» nei confronti dell’onorevole Bindi parla di quanto accaduto a Matrix come di un «atto di delinquenza giornalistica». De Luca ha raccontato che nell’intervista non si è parlato della Bindi, ma che gli è stato mostrato un video in cui ne parlava Sgarbi , e commentandolo è stata fatta qualche battuta. De Luca si è detto pronto a querelare. Il conduttore Nicola Porro ha replicato dicendo che «anche Mediaset ha gli uffici legali». Le parole di De Luca sono state definite inaccettabili dal premier Renzi, oltre che dai presidenti di  Camera e Senato.  
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