Libri/Giorgio Dell'Arti
6:07 pm, 9 Novembre 16 calendario

Il romanzo sui miti greci che vuole parlare di noi

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA Il romanzo delle origini della nostra cultura. Giorgio Dell’Arti si è cimentato in un’impresa davvero “mitica”: raccontare la mitologia greca in forma di romanzo, come un’unica storia fluente nel libro Bibbia pagana, Edizioni Clichy, pp. 496, 19 euro.
Come ha avuto l’idea di parlare di mitologia greca?
Avevo questa idea fin da bambino. Esistono molti testi su singoli episodi e personaggi della mitologia greca, ma io ho voluto provare a svilupparla come un unico romanzo, per raccontarla non agli specialisti ma alle persone comuni. Inizio con i ciclopi che donano i fulmini a Zeus e finisco con la fuga di Paride ed Elena.
Ma cosa dice la mitologia greca all’uomo di oggi?
Credo dica molto, perché è a fondamento del nostro modo di vivere, della nostra ideologia, della nostra costituzione culturale. Oggi non la percepiamo più in modo esplicito, ma essa continua a scorrere dentro di noi. Mi auguro con questo libro di far capire che essa è a fondamento del nostro mondo. Anche il cristianesimo ha attinto ad essa, consolidandone ulteriormente il ruolo nella nostra vita.
Come ha trattato i miti?
L’ho chiamato Bibbia perché ad essa mi sono ispirata nel legare le storie. Sono stato attento a non cadere nel saggio, si tratta di un racconto. La voce narrante crede alle cose che descrive. Ho tentato di fare un libro caldo, non freddo. C’è “sesso e sangue”.
In che senso?
Non è solo questione di forma di scrittura. Da sempre nella rappresentazione della mitologia ci si è divisi tra “apollinei” e “dionisiaci”. La visione di Apollo è quella di storie pulite, eleganti, di buone maniere, come le statue classiche di marmo levigato. Questa visione però si affaccia solo sul finire della civiltà greca, quando iniziarono ad essere come noi. Io invece mi rivolgo alle origini, ho cercato di recuperare i miti nella parte antichissima, in cui non c’erano remore nel cercare spiegazioni crude. Quelli “dionisiaci” sono senza veli i nuclei fondanti del nostro pensiero, le spiegazioni e i racconti di come l’uomo si è posto di fronte alle grandi innovazioni, dall’agricoltura al vino.
OSVALDO BALDACCI

9 Novembre 2016
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