L'inchiesta
10:09 pm, 11 Luglio 16 calendario

Tifo e malavita, Dirigente bianconero dal pm

Di: Redazione Metronews
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TORINO Un dirigente della Juventus è stato sentito ieri mattina dai pm torinesi nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra la società bianconera, gli ultrà e le cosche locali della ’Ndrangheta. Il manager è stato sentito come testimone e al momento non vi sono contestazioni nei confronti della Juventus.
La vicenda è delicata e si innesta all’interno di un quadro indiziario ancora pieno di molti punti oscuri. A cominciare dal suicidio, la scorsa settimana, di un capo ultrà juventino Raffaello Bucci, gettatosi da un viadotto della Torino-Savona dopo essere stato sentito nell’ambito della stessa indagine. S’indaga a 360 gradi e si scandaglia nella sua vita privata, professionale, ma soprattutto sui suoi rapporti con la curva juventina e con possibili affiliati ai clan calabresi. Si cercano indizi sui telefoni cellulari di Bucci, che sono stati sequestrati e che sono stati trovati sul sedile della sua auto. Intanto, ieri mattina la procura di Cuneo ha conferito l’incarico a un medico legale per l’autopsia sul cadavere del quarantenne originario di San Severo. Non ci sono dubbi sul fatto che l’uomo sia sia ucciso, ma gli inquirenti vogliono sapere se per caso avesse assunto farmaci, droghe o alcol prima di uccidersi. L’indagine, affidata al pm cuneese Alberto Braghin, è seguita dai colleghi torinesi Paolo Toso e Monica Abbatecola, che si occupano dell’inchiesta sui rapporti tra ultras e ‘ndrangheta. Su questo filone questa mattina in procura a Torino ci saranno nuovi interrogatori.
REBECCA ANVERSA

11 Luglio 2016
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