Calcio
7:02 pm, 24 Giugno 16 calendario

Brexit, si complica tutto Premier League nel panico

Di: Redazione Metronews
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CALCIO E ora la Premier League trema. Anche il calcio si trova a fare i conti con la Brexit e in particolare quello che è il campionato più popolare del mondo. Con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, ai calciatori europei verrà applicato lo stesso trattamento finora riservato agli extracomunitari, ovvero per giocare in Premier servirà loro un permesso di lavoro che verrà concesso solo se avranno giocato un certo numero di partite nella loro nazionale (la percentuale, fra il 30% e il 75%, dipende dal ranking Fifa e vale solo per i Paesi ai primi 70 posti) nei due anni precedenti alla richiesta.
E, stando al “Daily Mail”, ad oggi oltre 100 calciatori della Premier non potrebbero ottenere il via libera del Ministero degli Interni di Londra. Considerando poi le prime due divisioni di Inghilterra e Scozia, il numero sale vertiginosamente e si avvicina ai 400. In altre parole calciatori come Martial, Payet o Kante, con le regole presto in vigore, non potrebbero trovare spazio e in futuro sarà quasi impossibile per i club della Premier aspirare a operazioni come lo sono state in passato quelle che hanno portato Cristiano Ronaldo al Manchester United o Thierry Henry all’Arsenal.
Tra l’altro le norme Fifa prevedono la possibilità di trasferimento per i giovani calciatori fra i 16 e i 18 anni solo all’interno della stessa area economica europea: in altre parole addio ai talenti in erba, vedi il caso di Bellerin che i Gunners hanno portato nel proprio settore giovanile quando aveva 16 anni. A questo scenario di per sè già complicato vanno ad aggiungersi altri tasselli: la sterlina, almeno nel breve termine, crollerà di valore rispetto all’euro e per i club della Premier questo si trasformerà in investimenti sempre più onerosi. Il loro potere d’acquisto, insomma, si ridurrà e di molto. Sempre il “Mail” fa l’esempio di Michy Batshuayi, giovane attaccante belga per il quale il Marsiglia chiede 40 milioni di euro: al West Ham, sulle sue tracce, non basteranno più i 31 milioni di sterline della scorsa settimana ma 34. E un discorso simile andrà applicato agli ingaggi. I vantaggi derivati dai nuovi e ricchi contratti per i diritti tv sembrano destinati a esaurirsi a stretto giro di posta. E il pericolo all’orizzonte è quello di un circolo vizioso: «i ricavi dalle televisioni sono legati alla qualità dei calciatori che la Premier può offrire agli spettatori, che siano davanti alla tv o allo stadio», avverte sulle pagine del “Telegraph” il professor Babatunde Buraimo, dell’Università di Liverpool.
Ma anche il resto del calcio europeo dovrà fare i conti con la Brexit visto che i giocatori d’Oltre Manica assumeranno lo status di extracomunitari: se il nuovo assetto entrasse subito in vigore, il Real Madrid dovrebbe cedere uno fra Bale, James Rodriguez, Danilo e Casemiro visto che in Spagna si possono tesserare fino a 3 extraUe. E se fino a ieri davano per sicuro il rinnovo del gallese fino al 2023, ora le cose potrebbero cambiare visto che un contratto così lungo condizionerebbe le scelte dei blancos in prospettiva futura. 
(AGI/ITALPRESSE)

24 Giugno 2016
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