AMMINISTRATIVE MILANO
7:43 pm, 21 Giugno 16 calendario

Passaggio del testimone “Pisapia hai fatto la storia”

Di: Redazione Metronews
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COMUNE «Io sono molto onorato e orgoglioso di passare il testimone e la fascia tricolore da sindaco di Milano a Beppe Sala. In questi cinque anni ho dato tutto quello che potevo alla città. Sono molto sereno e passare il testimone a chi si è impegnato a migliorare la città e a risolvere i problemi che ancora ci sono, per me è motivo di maggiore orgoglio». Così ieri Giuliano Pisapia ha passato le consegne a palazzo Marino a Giuseppe Sala.
«Grazie Giuliano, a te e a tutti quelli che hanno fatto la loro parte. Buon riposo… Tu sei padrone del tuo destino, ma la tua figura ha segnato in maniera molto significativa la storia di Milano», ha risposto Sala. In precedenza Sala era stato impegnato in una fitta serie  di incontri per costruire la squadra. In serata, invece, si è recato alla Darsena per festeggiare con i suoi la vittoria.
Fuori i Radicali
Giorno tranquillo, quindi? Neanche per sogno. A smuovere le acque i Radicali di Cappato, che hanno annunciato un ricorso al Tar qualora la Commissione elettorale dovesse confermare la loro esclusione dal Consiglio. Per Cappato, la Commissione avrebbe utilizzato un’errata interpretazione della norma sugli apparentamenti. Anche l’escluso De Corato si è fatto sentire: «Potrei tornare in Consiglio qualora Parisi rinunciasse», ha detto. Ipotesi difficile.
Ma l’attenzione, ieri, è stata attirata anche dal Pirellone. Ad accendere le polveri, il Pd Alfieri che, sottolineando come il centrosinistra governi tutti i capoluoghi di provincia lombardi,  ha chiesto le dimissioni di Maroni: «Aveva detto a che se Renzi avesse perso la sfida di Milano, doveva andare a cosa. Il ragionamento vale al contrario»,  ha detto Alfieri, «Il modello lombardo è fallito. Se gli rimane un minimo di coerenza politica deve lasciare il campo».
Un’ipotesi alla quale il Governatore ha risposto rilanciando: «Dimissioni? Assolutamente no. Mi ricandido nel 2018 e, dirò di più: questa sconfitta a Milano e Varese mi riempie di maggiori responsabilità perché adesso rimango l’unico rappresentante del centrodestra sul piano istituzionale e la bandiera devo tenerla alta».
Poi Maroni è tornato sulla sconfitta di Milano attaccando Parisi: «Non puoi fare il candidato di una coalizione e dire “non c’entro niente con i partiti”, li devi valorizzare, altrimenti non funziona. Per far politica devi essere un politico».  METRO

21 Giugno 2016
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