Il colonialismo italiano nello Zibaldino Africano

TORINO Gli italiani sono colonialisti? Lo sono stati in passato? Domande a cui vuole dare risposta “Acqua di colonia – prima parte: Zibaldino Africano” di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano, anche registi della messinscena, che debutterà dopodomani, alle 19.30, alla Lavanderia a Vapore di Collegno per il “Festival delle Colline Torinesi”. 
Ad essere portate alla ribalta saranno alcune delle pagine meno conosciute della nostra storia italiana. Si tratterà di vicende rimosse e negate che provengono da paesi lontani come Eritrea, Etiopia, Somalia e Libia negli anni dell’Impero fascista e anche negli anni successivi.
Per alcuni sono storie da nascondere totalmente sotto il tappetino, ma che sembrano invece far pensare ai profughi e ai migranti di oggi che sbarcano sulla nostra Penisola.
Una storia rimossa e negata, quella del colonialismo italiano, che dura sessant’anni, iniziando all’indomani del Risorgimento, nel 1882, ma che, nell’immaginario comune, si riduce ai cinque anni dell’Impero Fascista.
Sul palco si tornerà a vedere l’Africa tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell’Ottocento, mentre Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia torneranno ad essere nomi di paesi non reali. Tutti pensieri che facevano sì, ieri come oggi, che “noi” con “loro” sembriamo non c’entrare niente e che gli africani stessi siano tutti uguali. Questo “Acqua di colonia – prima parte: Zibaldino Africano” tenterà di avvicinare il passato al presente per capire al meglio anche quanto succede oggi nella nostra Italia (Info: festivaldellecolline.it).
ANTONIO GARBISA