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6:03 pm, 6 Marzo 16 calendario

Classe flessibile Quali benefici?

Di: Redazione Metronews
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SCUOLA.  Si parla tanto di spazi flessibili e di aule 2.0 o 3.0, ma cosa vuol dire per un alunno apprendere in uno spazio flessibile, e soprattutto, quali possono essere i benefici? In queste nuove aule il concetto tradizionale di spazio viene abolito: gli arredi sono modulabili e intercambiabili, i banchi vengono sostituiti da isole che prevedono lavori di gruppo, le pareti sono “vive”, attrezzate con schermi interattivi o Lim. Lo spazio flessibile stupisce per la mancanza della cattedra: l’insegnante non è più protagonista, ma supporta i veri protagonisti dell’apprendimento, gli alunni, seguendoli e svolgendo il ruolo di tutor. Cosa cambia quando si apprende in un ambiente che offre  canali diversificati (audio, video), cooperative learning, spazio flessibile e uso della tecnologia (internet, dispositivi come laptop, notebook, tablet)? Sparisce il silenzio della classe tradizionale, sostituito da un “sano” rumore di sottofondo. Le attività non sono più pensate per il singolo, bensì  per lavorare in gruppi. Il punto di riferimento non è il libro cartaceo ma il compagno tutor o i partner con cui si collabora. Non si rimane seduti in silenzio ma ci si muove confrontandosi con i compagni. Parlare non è più sinonimo di copiare ma di imparare. Si apprende a fare delle ricerche su internet con l’aiuto dell’insegnante, a rielaborare i dati ottenuti e a studiare su documenti autoprodotti: la ricerca, la rielaborazione e la produzione di materiali sviluppa nuove competenze. Per concludere, non dovrebbe passare l’idea che la modalità con la quale siamo cresciuti nella scuola tradizionale, la lezione frontale, debba essere considerata secondaria o inferiore come potenzialità rispetto a questi nuovi spazi e metodi, anzi, la lezione frontale riesce ad ottimizzare i tempi arrivando più velocemente al punto. Sono due tipologie diverse perché hanno due obiettivi diversi, e fanno sviluppare nei ragazzi competenze diverse. Queste non sono né giuste né sbagliate, ma devono essere integrate. Lo spazio flessibile rappresenta un modo per rendere la scuola più aderente e attinente alla realtà:  si riorganizza il setting dell’insegnamento perché risulti più fedele a quelle che sono le dinamiche sociali della realtà. 
LAURA LINZITTO

6 Marzo 2016
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