PROCESSO NO TAV
9:49 pm, 14 Dicembre 15 calendario

Processo No Tav, l’accusa: Terrorismo senza vittime

Di: Redazione Metronews
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TORINO Nove anni e 6 mesi di reclusione. È la richiesta di pena avanzata dal procuratore generale, Marcello Maddalena, al processo d’appello nei confronti dei quattro attivisti No Tav, già condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi per il blitz al cantiere Tav di Chiomonte del maggio 2013.
Si tratta della stessa richiesta che nel novembre 2014, in primo grado, avevano proposto i pm Padalino e Rinaudo. Maddalena ha confermato la matrice terroristica dell’assalto, aggiungendo come «la decisione non possa essere blanda, in quanto incentiverebbe la pratica del sabotaggio». Nelle quattro ore di requisitoria Maddalena ha evidenziato come questa vicenda sia stata sminuita perchè mancano i connotati classici del terrorismo, con le rivoltelle ai tempi delle Br, ma allo stesso tempo ha ricordato come il sabotaggio, termine con il quale gli imputati hanno rivendicato la loro azione, non debba essere considerato una quisquilia. «Il sabotaggio è una delle manifestazioni più conosciute del terrorismo, ma finché non ci scappa il morto è difficile usare questa parola». Il pg ha anche ricordato come gli imputati non siano «ragazzacci che fanno scherzi di cattivo gusto, ma soggetti pericolosi, capaci di elaborare un pensiero politico e una strategia di combattimento». Il pg ha rimarcato come il loro attentato abbia messo a rischio l’incolumità di 60 persone, per questo si tratterebbe di terrorismo.
REBECCA ANVERSA

14 Dicembre 2015
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