Volkswagen
6:41 pm, 18 Ottobre 15 calendario

Volkswagen, azione legale da 40 miliardi proposta agli azionisti

Di: Redazione Metronews
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GERMANIA Crisi sempre più nera per la Volkswagen, sul cui futuro ci si comincia a interrogare. Un portavoce del comitato aziendale ha affermato che la ditta tedesca sta valutando di tagliare 6 mila lavoratori a tempo determinato per far fronte ai costi di immagine e finanziari, per i quali sono già stati accantonati 6,5 miliardi di euro.
Class action
Ma continua a piovere sull’azienda di Wolfsburg: i grandi azionisti avrebbero intenzione di farle causa per circa 40 miliardi di euro per lo scandalo dei motori diesel truccati. Lo riporta il Sunday Telegraph spiegando che il caso è stato affidato a Quinn Manuel, uno dei legali più famosi per le sue vittorie in importanti class action.
L’ammissione di colpevolezza da parte di Volkswagen nello scandalo emissioni è stata estremamente costosa per gli azionisti che si sono visti abbassare di 25 miliardi di dollari il valore del gruppo sul mercato azionario. E le cose peggioreranno per le multe inflitte dai vari governi e per i costi di richiamo e modifica dei motori degli 11 milioni di vetture con l’ormai famigerato motore diese AE189. L’avvocato Quinn Emanuel, che ha vinto cause per gruppi come Google, Sony e Fifa, è stato contattato dal fondo Bentham (specializzato in finanziamento di cause legali) per preparare un’azione legale a favore degli azionisti di Volkswagen. Emanuel e Bentham stanno ora contattando i maggiori investitori del gruppo tedesco, compresi i fondi sovrani del Qatar (che controlla il 17% delle azioni) e Norvegia (il 2%), per chiedere loro di unirsi all’azione legale. «Stimiamo perdite degli azionisti fino a 40 miliardi di euro», ha spiegato Richard Oriente, co-managing partner di Quinn Emanuel a Londra, citato dal quotidiano britannico. Per lo studio legale l’atteggiamento di Volkswagen di truccare i motori diesel costituisce una grave colpa nella gestione. Se gli investitori avessero saputo della truffa non avrebbero tenuto o scambiato azioni del gruppo. Quinn ritiene che il fatto che Volkswagen abbia tenuto segreto a tutto il mondo, ma in particolare ai suoi azionisti, l’uso di strumenti e software per alterare i test dei motori diesel, costituisca una gravissima colpa da parte del management. 
Perquisizioni in Francia
La polizia francese ha effettuato una perquisizione a sorpresa nel quartier generale della Volkswagen a Villers-Cotterets nel nord della Francia e in un altro ufficio vicino a Parigi, sequestrando documenti e alcuni computer. La perquisizione rientra nel quadro dell’indagine preliminare aperta in Francia riguardo al Dieselgate. Secondo le stime, le vetture vendute in Francia e coinvolte nello scandalo sarebbero circa 950 mila.
Le scuse agli italiani
L’operazione fiducia della Volkswagen continua, ma tra mille difficoltà legate alle notizie che si susseguono ogni giorno. Comunque la casa automobilistica tedesca prova a salvare il salvabile cercando ogni giorno un modo per rivolgersi ai clienti per provare a rovesciare un’immagine devastata. Adesso ha chiesto scusa ai clienti acquistando spazi sulle pagine di giornali italiani, promettendo che farà di tutto per «riconquistare la fiducia». «Abbiamo commesso un grave errore – si legge – abbiamo compromesso il rapporto di fiducia che ci lega. Chiediamo scusa a tutti, in primo luogo a voi clienti». Nella pagina, l’azienda sottolinea «che tutti i veicoli sono comunque tecnicamente sicuri e adatti alla circolazione su strada e possono continuare a essere usati normalmente senza alcuna limitazione. Quando la soluzione tecnica sarà disponibile, provvederemo a contattare i proprietari delle auto interessate , invitandoli a portarla in concessionaria».
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18 Ottobre 2015
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