Alessia Chinellato
3:22 pm, 10 Giugno 15 calendario

Se anche il mangiare diventa social

Di: Redazione Metronews
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Svolta epocale, anche nel cibo. In un mondo sempre più connesso, anche l’eating diventa social. Ecco comparire i primi esperimenti di home restaurant, già piuttosto rodati all’estero.
Si tratta, in soldoni, di aprire casa propria a un numero limitato di persone, preparando magari i piatti tipici della città nella quale si vive.
A monte del pasto c’è però l’instaurazione di un rapporto attraverso i social network. Dopo la creazione di una pagina Facebook pubblica,  ove vengono mostrate foto delle pietanze e dei luoghi nei quali verrebbero accolti i commensali, comprese le stoviglie e la mise en place della tavola, con un semplice “mi piace” si potrà entrare in contatto con i potenziali ospiti.
Successivamente si creerà un rapporto, seppure virtuale, per calibrare l’interesse da ambo le parti.
Di solito, quando ci si reca in un ristorante, se ne leggono le recensioni, ignorando totalmente i gusti letterari piuttosto che quelli musicali del cuoco, perché si va esclusivamente per mangiare.
In questo caso – invece – si va per condividere. Facile, quindi, che si crei un afflato ex ante tra gli hospites, che etimologicamente sono sia coloro i quali danno ospitalità sia, più comunemente, coloro che la ricevono. Il padrone di casa dovrà necessariamente trasformarsi in anfitrione, essere in grado di intrattenere, oltre che di cucinare.
Una cosa intrigante, anche di una certa elegantezza (mi si passi il termine) tanto che il portale Airbnb si sta attrezzando per censire tutti questi locali non convenzionali, dove vale la regola dell’home food. La legge italiana non prevede particolari autorizzazioni, perché non si tratta di attività commerciali stricto sensu, ma solo di un’occupazione occasionale, che fino alla soglia dei 5000 euro lordi l’anno è esente dall’obbligo contributivo. Non sono una brava cuoca, ma ho un’amica che sa fare. In compenso ho una bella terrazza dove il ponentino romano non manca mai; la mia loquela – poi – è inarrestabile. Un pensierino – sono sincera – ce lo sto facendo. 
ALESSIA CHINELLATO

10 Giugno 2015
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