Maurizio Guandalini
5:00 pm, 11 Maggio 15 calendario

Troppo rumore sulla scuola

Di: Redazione Metronews
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Èmai possibile che tutta, proprio tutta, la riforma della scuola proposta dal Governo è da buttare? Che puzza di autoritarismo? In tv e sui giornali, a fiumi, c’è la protesta-martirio degli insegnanti. Dopo il dormi-veglia, durato sette anni, gli insegnanti gridano che la  scuola è marcia. C’è chi lavora la notte per correggere i compiti e chi porta la carta igienica da casa; c’è chi ricorda Mussolini dispensatore di potere ai presidi (Renzi, e i capi d’istituto, sono come il Duce?); un sindacalista ha parlato del plenipotenziario preside-podestà (il sindaco di epoca fascista). Giovinezza, è il Ventennio di ritorno. Nero e Miseria:  contro Renzi perché è la scuola solo per ricchi,  perché vuole che i poveri rimangano ignoranti e, opinione di molti studenti “sindacalisti”, «ci vuole togliere le vacanze estive». E ancora. L’ennesimo capopopolo  urla che il comando è il contrario della buona scuola: ma che bel castello marcondirondirondello le comuni- collegiali-fiume inconcludenti! Docenti di piazza e di lotta perché non parlate con la vostra collega Paola Mastracola? Lampi di luce nell’intervista su Il Mattino. La professoressa di liceo e scrittrice ha detto: «Il sindacato ha rovinato la scuola e l’Italia. Oggi, insegnanti scarsi sfornano studenti analfabeti». È un’altra campana, quella della Mastracola, che non farebbe male alla buona scuola, soprattutto se è vera la tesi  di Ilvo Diamanti. Il sociologo, su la Repubblica,  sostiene che sei italiani su dieci riconoscono un crescente valore sociale ai docenti, ritenuti un autentico punto di riferimento.
Possibile che la riforma della scuola proposta dal Governo sia tutta da buttare?
Il movimento contro-riforma sta agendo per il meglio? Non sta, forse, vivendo una ubriacatura da facile successo di piazza? La  guida (i sindacati contano come il due di picche) non c’è, il gruppo è variegato, tiene dentro di tutto e di più. Spesso prevale un integralismo che lascia poco spazio a discussioni e opinioni differenti. Incavolati e virali. Cercano consenso, vogliono piacere e occupano ogni spazio disponibile,  anche quelli rosa e modaioli. Sono splendenti i commenti-mi piace degli insegnanti a Martina Colombari su facebook dopo che aveva postato un articolo solidale con la protesta. Gli insegnanti ci sono.
Ma stanno sempre sui social? Mansueti e gigioni se gli dai ragione. Scaricatori di porto se li bastoni, chiedere al massacrato giornalista Rondolino. E questo, stando alla piazza, è il loro prevalente atteggiamento di fronte alla riforma della scuola. O contro o contro. Ci è giunta notizia che Indiana Jones continua la ricerca del “punto di riferimento” di Diamanti.
 
MAURIZIO GUANDALINI
giornalista economista

11 Maggio 2015
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