8:06 pm, 9 Febbraio 14 calendario

ZOEGGELER NELLA STORIA INNERHOFER SPLENDIDO 2

Di: Redazione Metronews
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Slittino  – «È un bene per me, per lo sport e per l’Italia. È molto bello, sono felice di questa medaglia». Così Armin Zoeggeler commenta il bronzo conquistato nel singolo maschile ai Giochi Invernali di Sochi 2014 (Oro al tedesco Felix Loch, argento al russo Albert Demchenko). «Questa è davvero la mia ultima Olimpiade – ha detto il 40enne carabiniere – Il record delle sei medaglie in altrettanti Giochi? Non lo, non ho parole… È stato bello aver rappresentato l’Italia». Lo slittinista azzurro è salito ieri per la sesta volta consecutiva sul podio olimpico in gare individuali nella stessa specialità in 6 edizioni dei Giochi Invernali. Mai nessun atleta di nessuno sport, né ai Giochi Estivi né ai Giochi Invernali, era mai riuscito in una simile impresa. Altri atleti, come il tiratore tedesco Ralf Schumann, la judoka giapponese Ryoko Tamura, lo slittinista tedesco Georg Hackl e la pattinatrice tedesca Claudia Pechstein si erano fermati a 5. Ieri Zoeggeler lo ha infranto con una prova straordinaria, cedendo il passo solo al tedesco Felix Loch (oro) e al russo Albert Demchenko (argento). Ora c’è solo un’atleta al mondo che può eguagliare il record di Zoeggeler: si tratta di Valentina Vezzali, che nel fioretto individuale donne va sul podio ininterrottamente da cinque edizioni.

Ma la prima medaglia azzurra a Sochi se l’è aggiudicata iri Cristoff Innerhofer“È sempre stato un mio grande sogno vincere una medaglia alle Olimpiadi, quindi ancora non riesco a crederci”. Così Cristoff Innerhofer commenta la medaglia d’argento vinta nella discesa libera maschile ai Giochi Invernali di Sochi. “Non so cosa pensare, avrei bisogno di molte ore per realizzare. Non potrei essere più felice”. L’azzurro delle Fiamme Gialle, che conquista la 1.a medaglia tricolore a Sochi, la 3.a nei Giochi Invernali in discesa dopo quelle di Zeno Colò (oro a Oslo 1952) e Herbert Plank (bronzo a Innsbruck ’76), analizza la gara: “Ero molto concentrato, in alto ho rischiato tanto. Mi son detto che avrei dovuto spingere di più e l’ho fatto. Ero consapevole che sarebbe potuta andar bene o no, ma almeno posso dire di averci provato”.  
(Metro)

9 Febbraio 2014
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